Informazioni
Difficoltà: Facile
Periodo dell’anno | da Giugno a Ottobre |
Referenti di zona | Vanni Grazioli +39 346 6494017 |

Un percorso immerso nella storia di Matilde di Canossa: incontrerete case medievali e paesaggi ricchi di boschi.
Partenza dal Municipio di Vetto in direzione Costa. La strada, completamente asfaltata, inizia con una dura salita per poi ammorbidirsi dopo pochi chilometri. Al primo bivio prendere per Rossigneto, seguendo le indicazioni per il percorso 207, fino all’incrocio con Piagnolo. Qui tenere la destra verso Vogilato. Dopo pochi chilometri entriamo a Scalucchia. Il borgo di Scalucchia si innalza a margine di una ampia area boscata, situata nel bacino idrografico del Rio Tassaro.
Il rio scorre con le sue acque ancora pure all’interno di potenti bancate arenacee tra le cui fessurazioni vive e si riproduce una fauna ormai rara; al patrimonio naturalistico si accompagna quello culturale e storico, rappresentato da alcuni borghi medioevali e residui di antiche rocche. Lasciandoci alle spalle Scalucchia si procede velocemente verso Crovara. Nel medioevo il castello di Crovara sorgeva sulla rocca che si vede adesso dietro la chiesa di Crovara. Il castello dominava la Valle del Tassobbio ed era feudo della famiglia Da Palude e divenne famoso nelle cronache quando alcuni suoi membri tra XIII e XIV secolo vennero qui attaccati a più riprese dalle truppe dei comuni di Reggio e Parma. Dopo Crovara, pedalando in salita, si giunge a Legoreccio.
Il borgo è suddiviso in 3 piccoli nuclei adagiati sul versante meridionale della valle del Tassobbio. Il più noto fabbricato di questa borgata è la Corte Da Palude, che costituisce uno dei più importanti esempi di abitazione patrizia appenninica del XVII secolo. Attraversando velocemente gli abitati di Casalecchio, Castellaro, Maiola e Strada arriviamo ad un incrocio che permette una veloce deviazione verso Pineto, villaggio di evidente origine medievale che si trova sul displuvio tra i torrenti Tassaro e Volvata, per poi rientrare sul percorso originale.
Il percorso prosegue in leggera salita fino a raggiungere la località di Spigone, antico borgo medievale citato negli antichi estimi già dal 1315.
Raggiunto l’abitato di Casone si apre una vista mozzafiato sulla valle del torrente Enza fino al Monte Ventasso.
Concludiamo il giro con una veloce discesa verso l’abitato di Vetto.
Il giro non richiede particolari sforzi fisici in quanto si svolge completamente su strada asfaltata con ripetuti saliscendi.
Evidenze turistiche
Legoreccio è nota anche per un triste episodio appartenete al periodo della Resistenza: il 17 novembre del 1944 avvenne un eccidio di 27 partigiani da parte delle truppe nazi-fasciste. Oggi un monumento ricorda questo avvenimento.
Strutture ricettive sul percorso
- B&B Nonna Rosina – Costaborga
- Bar Europa – Vetto – Servizio di B&B
- B&B Mamma Rina – Vetto
- Ristorante Pizzeria Da Mimmo – Vetto
- Locanda del Rebecco – Spigone
- Trattoria Serena – Pineto
- Locanda del Castellaro – Castellaro
- Liva e i suoi sapori – Casalecchio
- B&B La Rupe di San Giorgio – Crovara