Informazioni
Difficoltà: Intermedio
Periodo dell’anno | da Giugno a Ottobre |
Referenti di zona | Vanni Grazioli +39 346 6494017 |

Un percorso per scoprire località di interesse culturale, geologico e storico.
Partenza dalla piazza antistante il Municipio di Vetto, poi si procede verso la chiesa parrocchiale e si passa a Roncovecchio (la parte vecchia del paese), per raggiungere la strada asfaltata che ci porterà attraverso una bella salita fino a Dongato. La segnaletica ci guiderà verso Costaborga e da lì verso Tizzolo con una discesa divertente e allo stesso tempo panoramica. Arrivati in paese troveremo l’oratorio con impianto settecentesco e portale quadrangolare datato 1765 oltre ad ad altri portali del Seicento. Di fronte all’oratorio sorge la casa natale del patriota-letterato-giurista Pellegrino Nobili (1754-1841), che fu Segretario di Stato della Repubblica Italiana di Bonaparte.
Ci dirigiamo ora per il sentiero boschivo con salite e discese fino alla strada che ci porta a Monte Piano (Punto panoramico a 873 mt s.l.m. dove possiamo ammirare la catena montuosa appenninica e la Pietra di Bismantova), per poi entrare nel sottobosco fino a Macchiascura e scendere per un divertente single track arrivando in via Santo Stefano. Seguire le indicazioni che faranno arrivare a “La Strada”, e da lì agli “Spiaggi” dove comincerà il vero divertimento su un sentiero impegnativo con discese sassose che richiedono molta attenzione! Il percorso si sviluppa su strade di epoca romana che arrivano fino a Monte Lulseto, un sito archeologico del Paleolitico dove è stata recentemente scoperta una grande superficie rocciosa solcata da una complessa serie di segni ed incisioni.
Il ritrovamento è stato effettuato dal Comitato Scientifico della sezione reggiana del Club Alpino Italiano che nel corso di una ricognizione si è imbattuto in una serie di profonde solcature scavate nella rocca, quasi del tutto nascoste dalla vegetazione e ricoperte dai muschi. A cura del Comitato Scientifico del CAI sono previste visite guidate al Lulseto e nuove attività di ricerca superficiale e di ricognizione territoriale in Val Tassaro e Tassobbio. Spostandoci da Lulseto in direzione Legoreccio entriamo in questo borgo storico, suddiviso in 3 piccoli nuclei adagiati sul versante meridionale della valle del Tassobbio. Il più noto fabbricato di questa borgata è la Corte Da Palude, che costituisce uno dei più importanti esempi di abitazione patrizia appenninica del XVII secolo. Sul lato est dell’edificio è presente una casa torre molto antica, caratterizzata da una feritoia balestriera e un architrave decorato da una rosa celtica. Nel borgo è presente un’altra pregevole casa torre, quella dei Terzi, risalente al XV secolo, con piccole finestre e mensole concave, feritoie archibugiere ed un portale che reca una decorazione nell’architrave. Legoreccio è nota anche per un triste episodio appartenente al periodo della Resistenza: il 17 novembre del 1944 avvenne un eccidio di 27 partigiani da parte delle truppe nazi-fasciste. Oggi un monumento ricorda questo avvenimento.
Ci dirigiamo sulla strada asfaltata seguendo il percorso segnalato n.205 che ci farà attraversare un passaggio stupendo coperto da castagneti risalenti a tre secoli fa, a pochi metri dalle cascate della val Tassaro. Salendo si arriva al borgo di Casalecchio, dove il ristorante Liva e suoi Sapori oltre all’ottima cucina casalinga, offre servizio di noleggio bici. Da qui sulla strada asfaltata ci dirigiamo verso Castellaro, a 1 Km di distanza circa, dove troveremo un altro ristorante tipico, Locanda il Castellaro. Pochi metri prima del ristorante seguiamo le indicazioni che ci portano a risalire fino a località Spiaggi e da lì direzione Pineto, dove appena prima seguiremo la segnaletica per raggiungere il bivio verso Montepiano. Arrivati al bivio ci dirigiamo verso Macchiascura per riprendere in senso opposto il percorso fatto all’andata per pochi Km. Arrivati sulla strada panoramica di Montepiano scendiamo in direzione borgo di Spigone.
Il borgo, particolarmente suggestivo, conserva una casa torre del XVI secolo e vari esempi di architravi coevi. Di fronte alla “Locanda del Rebecco” troviamo la strada che ci porterà ad affrontare una delle discese più lunghe e divertenti del giro, a tratti abbastanza impegnativa per la velocità che si può raggiungere. Dopo circa 4 km si arriva a Scalucchia. Il borgo di Scalucchia si innalza a margine di un’ampia area boschiva, situata nel bacino idrografico del rio Tassaro.
Il rio scorre con le sue acque ancora pure all’interno di potenti bancate arenacee tra le cui fessurazioni vive e si riproduce una fauna ormai rara; al patrimonio naturalistico si accompagna quello culturale e storico, rappresentato da alcuni borghi medioevali e residui di antiche rocche.
Da lì si prende la strada asfaltata in direzione Piagnolo, fino al bivio per “la Fossa” dove si sale uno dei tratti più impegnativi della giornata, con pendenze del 20%, fondo solido in partenza, sassoso e boschivo nella parte finale. Arrivati sulla via asfaltata svoltiamo verso via Costa, direzione Ronchinsolo, per poi girare su un sentiero stretto che arriva alla fontana di Rossigneto e da lì su un tratto asfaltato ci prepariamo per concludere il nostro giro scendendo a Vetto.
Evidenze turistiche
B&B Nonna Rosina – Costaborga
Bar Europa – Vetto – Servizio di B&B
B&B Mamma Rina – Vetto
Ristorante Pizzeria Da Mimmo – Vetto
Locanda del Rebecco – Spigone
Locanda del Castellaro – Castellaro
Liva e i suoi sapori – Casalecchio